
1) Ti sei data molto da fare per diffondere la conoscenza del Qi Gong attraverso il tuo blog “Praticare Qi Gong” ed attraverso il gruppo facebook “Guarire con il Qi Gong (gruppo di dibattiti e scambi sul Qigong)” quali sono i benefici che le persone possono trarre dalla pratica, davvero si può guarire?
La mia passione e il mio amore per la diffusione del Qigong mi hanno portato alla creazione di spazi sui social ma soprattutto alla fondazione di un blog in cui ho riversato buona parte dei miei scritti. Io credo moltissimo nella condivisione e nello scambio di esperienze perché queste ultime, unitamente alle testimonianze di guarigione che fortunatamente avvengono, sono parte della linfa di cui i praticanti si nutrono. Ritengo che la guarigione non sia l’obiettivo unico della pratica del Qigong : guarire è una fra le possibilità che il qigong ci offre. Parlando esclusivamente di guarigione ricordiamoci che può essere frustrante, per chi pratica, non raggiungere l’obiettivo desiderato e/o paragonarsi a qualche altro che invece ci riesce. Il Qigong è un percorso assolutamente individuale e la guarigione può essere sia quella del corpo che quella della mente. A volte è necessario cambiare prima la personale visione delle cose per comunicare con il corpo e indirizzarvi correttamente il flusso di energia che guarisce. Io ritengo comunque che sempre, ogni sessione di pratica, apporta un cambiamento all’interno del praticante, nonostante quest’ultimo possa non accorgersene.
2) Come si inquadra quella che in occidente viene definita malattia in Medicina Cinese?
La malattia è sempre sintomo di uno squilibrio, indipendentemente dalle cause che l’hanno provocata, ma è anche segno della reazione dell’organismo che lotta spontaneamente orientandosi verso la guarigione. Senza entrare nel merito della natura della malattia, poiché ci dilungheremmo davvero tanto, mi sento invece di poter suggerire che il Qigong è un ottimo alleato nel ripristinare l’equilibrio armonioso di yin e yang al nostro interno affinché nessuno dei due prevalga sull’altro. A questo proposito, si rivelano decisive le diagnosi energetiche, poiché sulla base di esse si può stilare un programma di esercizi finalizzati al recupero della salute e personalizzati sul praticante. Il Qigong si può associare come ho avuto modo di sostenere più volte, alla medicina convenzionale, all’interno di programmi di recupero, di riabilitazione, di rigenerazione dopo stati di malattia. L’aspetto su cui mi preme soffermarmi è quello della prevenzione: il Qigong praticato da individui già in salute, aiuta a preservarne lo stato rinforzando l’organismo e le sue risposte immunitarie, provvedendo a mantenere equilibrate le reazioni emotive agli eventi e impedendo che reazioni smisurate diventino patologiche trasformandosi in malattia.
Nel libro “Medicina Tradizionale Cinese e Sunzibingfa: strategie e tecniche dell’Arte della Guerra applicate al Qigong” che è la trasposizione della mia tesi come Operatore Qigong, l’argomento è trattato ampiamente e si discute anche di come far fronte alla malattia.
3) Sei riuscita a portare il Qi Gong nella scuola proponendolo ai ragazzi, ti va di raccontarci questa esperienza?
L’esperienza è stata coinvolgente. Ovviamente tutto va dosato a seconda dell’età dei piccoli praticanti (io insegno alla scuola media) e quindi alle tecniche statiche è necessario affiancare quelle dinamiche affinché ci sia il giusto bilanciamento e non si perda un certo aspetto “ludico” che, tuttavia, è ludico solo in apparenza. Il divertimento e la semplicità dei ragazzi che intervengono con curiosità alla pratica è un esempio che dovremmo seguire pertanto in questo mi sono sentita discente. C’è sempre da imparare.
4) Ci sono stati nella tua esperienza dei momenti di allontanamento o di rallentamento nella pratica personale e cosa ti ha spinto eventualmente a ricominciare?
Sì, eccome! Ho abbandonato del tutto la pratica per qualche anno in seguito a delusioni ricevute nell’ambiente e ho fatto fatica a ridare credibilità alla figura di un maestro. Ancora oggi risento i postumi di questa situazione tuttavia la richiesta di aiuto di un amico alla sua guarigione e la pratica del faqi (andata con mia somma gioia a buon fine) mi hanno ridato grinta e speranza. Spero di riprendere al più presto in maniera fattiva la stesura del mio nuovo volume… l’editore aspetta già da un po’!
5) L’ultima è una domanda a piacere dove puoi scegliere tu stessa un argomento che ti sta a cuore e di cui ti piacerebbe palare.
Più che una domanda il mio è un appello, alla condivisione di esperienze, di pratiche, di dubbi, di sapere, di conoscenze e un invito a superare le divisioni fra scuole a favore del sentirsi “famiglia” di praticanti unita nel medesimo campo di Qi.
Informazioni di contatto per la Maestra Paola Borruso
https://praticareqigong.wordpress.com/
N.B. Le indicazioni contenute in questo articolo non si sostituiscono alla pratica medica alla quale è rimandata la salute e la cura della persona.
Daniela De Girolamo è un insegnate di Qi Gong, Taiji Quan, Meditazione e Medicina Cinese.
E’ Presidente dell’ A.S.D Meihua il vento sopra il lago che si occupa dell’insegnamento e della diffusione delle discipline orientali.
Scrittrice del libro “Pillole di Lunga Vita guida introduttiva al Qi Gong e al Taiji Quan”.
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