Quando pensiamo all’energia si ha spesso l’idea di qualcosa di rarefatto, trasparente ed impalpabile. Si è spesso portati a pensare che l’allenamento del Qi sia quasi una pratica miracolosa che avviene nel momento in cui ci si siede sotto l’ispirazione divina dettata dal momento e che qualcosa di grande che stia per accadere. Poi finito l’incanto molto spesso i risultati non sono quelli sperati, siamo esattamente quelli di prima che vivono la stessa situazione!

La dura verità è: “nessuna bacchetta magica per il Qi Gong!”.

Tutti noi siamo dotati di un corpo che per motivi culturali o mancanza di tempo non siamo abituati a curare e trattare con amore. Avere un corpo significa abitarlo, viverlo, risvegliarlo. Il corpo è la nostra manifestazione più densa di energia, esso rappresenta moti sottili ed emotivi. Se osserviamo una persona le prime informazioni che possiamo cogliere le prendiamo proprio dal corpo, dalla forma, dall’andatura del passo, dal movimento in generale. Corpi armonici, corpi disarmonici, movimenti scattosi oppure un atteggiamento lasso o rilassato. Queste e moltissime altre informazioni possiamo leggerle dal corpo.

Il Qi Gong ci permette di risvegliare e vivificare il corpo attraverso le pratiche dinamiche. Con le tecniche dinamiche è possibile sin da subito lavorare sulla postura. Tenere il corpo in un atteggiamento cosciente e rilassato porta infatti grandi benefici. Mantenere le articolazioni morbide permette al Qi e al sangue di scorrere e di fluire rimuovendo i blocchi energetici; rilassare le spalle facendo cadere tutti i pesi che ci carichiamo, ci farà capire quanta energia consumiamo contraendoci, energia che potrebbe essere impiegata diversamente.

La posizione della testa richiederà il mento leggermente rientrato, lo sguardo è all’orizzonte, il respiro quando la testa è ben allineata sul collo diviene silenzioso. Con i ritmi frenetici di oggi tendiamo sempre ad avere il mento protratto in avanti come se attraverso il mento dovessimo correre più velocemente da qualche parte!

Pensiamo anche alla posizione dei piedi, come li teniamo?

Rivolti con le punte all’esterno, all’interno? Il peso dove viene percepito di più? Pensiamo che i nostri piedi sono il nostro contatto con la Terra e rappresentano la nostra stabilità, le nostre radici. Un passo sicuro, un piede che poggia nella maniera corretta gioverà al nostro insieme di corpo e mente.

Muovere il corpo secondo i principi posturali richiesti, ci permetterà di lavorare sulla respirazione, sulla postura, sulle articolazioni, sulla muscolatura che potrà sia rilassarsi che tonificarsi. Il nostro corpo acquisterà in flessibilità e resistenza. Le tecniche del qi gong mettono sempre in relazione l’esterno del corpo con l’interno, attraverso una fitta rete di canali energetici. Possiamo dire che il corpo è lo strumento che ci permette di regolare le nostre energie, correggendo il Corpo sarà possibile correggere lo Spirito.

Il lavoro sul corpo diventerà pratica evolutiva che accompagnerà il nostro cammino. Cambierà il corpo, cambierà la mente, la nostra vita si trasformerà in base al nostro “lavoro sull’energia” quindi se pensiamo che il miracolo accada da solo questo probabilmente non succederà, ma se ci metteremo impegno e dedizione, saremo artefici del cambiamento della nostra vita.

N.B. Le indicazioni contenute in questo articolo non si sostituiscono alla pratica medica alla quale è rimandata la salute e la cura della persona.

Daniela De Girolamo è un insegnate di Qi Gong, Taiji Quan, Meditazione e Medicina Cinese.

E’ Presidente dell’ A.S.D Meihua il vento sopra il lago che si occupa dell’insegnamento e della diffusione delle discipline orientali.

Scrittrice del libro “Pillole di Lunga Vita guida introduttiva al Qi Gong e al Taiji Quan” e di “I diciotto esercizi taoisti della salute, la ginnastica energetica cinese per il benessere di ossa e muscoli”.

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