I sei suoni, o suoni segreti come vengono chiamati da alcuni, si annoverano tra gli esercizi di Qi gong più antichi tanto che raccolgono nella medicina cinese una letteratura di 1500 anni. Questi vengono usati sia in modo preventivo che curativo negli ospedali cinesi dove viene esercitata la medicina tradizionale. Per capire perché i suoni funzionano e perché vengono praticati così largamente dobbiamo prima soffermarci su un aspetto importante: quello delle Emozioni nella medicina tradizionale cinese.

Secondo la medicina cinese i fattori scatenanti la malattia sono principalmente due, gli eccessi climatici come vento, calore, umidità, secchezza e freddo, e le sette emozioni che sono: rabbia, gioia, rimuginazione, pensieri, tristezza, paura, spavento. Nessuna emozione è di per sé negativa purché non generi una stasi di Qi (Qi = energia vitale) in tal caso si andranno a danneggiare gli organi interni.

La tecnica prevede l’emissione di sei suoni differenti che andranno a lavorare a livello vibrazionale su organi specifici e quindi sulle relative emozioni associate. I suoni sono armonizzanti ciò significa che possono essere utilizzati sia per disperdere che per tonificare. Alla fine dell’esecuzione della tecnica, saranno state emesse trentasei respirazioni addominali profonde stimolando in questo modo il sistema parasimpatico.

Ogni suono si esegue con un proprio atteggiamento del viso, nella posizione della bocca, dei denti e della lingua; ogni suono è accompagnato da uno specifico movimento del corpo che stimola il movimento del Qi nei canali. La tecnica dei sei suoni risulta generalmente semplice nell’esecuzione e nella memorizzazione dei gesti, è una tecnica che si pratica normalmente nella posizione eretta, quella in cui sono gli individui in salute, ma in caso di malattia o impossibilità possono essere eseguiti sia in posizione seduta che sdraiata.

Ciò che in genere risulta più difficile al praticante di Qi gong è mantenere il corpo e la mente in uno stato di rilassamento. Quando siamo rilassati, Qi e sangue sono liberi di scorrere e la respirazione diventa profonda. Dobbiamo sempre ricordare che dove invece c’è un irrigidimento il Qi si blocca. Un buon raggiungimento dell’esecuzione della tecnica è l’emissione corretta del suono senza particolari tensioni muscolari. La sensazione di rilassamento che ne risulta alla fine è una buona risposta al lavoro operato, altre conferme arriveranno con una pratica costante e prolungata.

Come in ogni pratica di Qi Gong è possibile praticare una sola tecnica per tutta la vita, scoprendo poi che l’obiettivo iniziale si trasformerà in un cammino personale con risultati inaspettati.

E’ chiaro che l’esecuzione dei sei suoni deve essere guidata da persone esperte nella pratica per un corretto percorso energetico. L’esecuzione della tecnica di Qi Gong non si sostituisce alla diagnosi e cura del medico allopatico in caso di malattia.

N.B. Le indicazioni contenute in questo articolo non si sostituiscono alla pratica medica alla quale è rimandata la salute e la cura della persona.

Daniela De Girolamo è un insegnate di Qi Gong, Taiji Quan, Meditazione e Medicina Cinese.

E’ Presidente dell’ A.S.D Meihua il vento sopra il lago che si occupa dell’insegnamento e della diffusione delle discipline orientali.

Scrittrice del libro “Pillole di Lunga Vita guida introduttiva al Qi Gong e al Taiji Quan” e di “I diciotto esercizi taoisti della salute, la ginnastica energetica cinese per il benessere di ossa e muscoli”.

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