Che si parli di Taiji Quan o di Qi Gong, l’affermazione è la stessa “mi sento meglio da quando vengo a lezione, ma a casa non mi ricordo la sequenza!”.

Andare alla lezione una o due volte la settimana, ci fa stare bene. Le pratiche psicocorporee cinesi sono di grande aiuto sia per il corpo che per la mente. Le persone che iniziano un corso iniziano a sentirsi meglio già dopo poche lezioni, piano piano la postura migliora, come migliora il tono dell’umore. Diventa un’occasione per dedicare tempo a se stessi e magri per fare amicizia.

Arrivati ad un certo punto però, il semplice andare a lezione e copiare potrebbe non bastare più, arriva un momento che per crescere nella pratica si rende necessario aggiungere uno spazio personale alla disciplina che stiamo studiando. Si inizia a questo punto a scindere due momenti di tempo diversi “la lezione” dove si eseguono gli esercizi sotto la guida dell’insegnate e “la pratica personale”. La pratica personale è quello spazio di tempo che ognuno si ritaglia nei momenti per lui più opportuni, all’alba o al tramonto che sono i momenti della trasformazione, oppure quando i bambini sono a scuola, nel momento insomma che riteniamo più giusto per noi. Ed è in questo momento che torna utile la memorizzazione degli esercizi, che siano esercizi di rilassamento, di scioglimento articolare o la tecnica vera e propria.

Si dice che è meglio praticare “bene il poco, che male il molto” proprio a significare di cercare di fare anche una piccola cosa ma fatta bene. Memorizzare è ciò che ci da la possibilità di sperimentare, di crescere a livello personale, di fare autentica esperienza, ognuno con il proprio tempo di pratica, dai pochi mesi oppure di anni. Scendendo nella “forma” si scopriranno livelli sempre più profondi della tecnica e di se stessi, tanto che il miglioramento sarà visibile, lo Shen correggerà il corpo. A quel punto il Maestro nella lezione potrà fornire sempre più input, in base al livello di pratica dell’allievo. Le persone sono tutte diverse, fisicamente, energeticamente, psichicamente, e benché la tecnica e l’insegnate siano gli stessi gli allievi hanno modi di percepire e svilupparsi differenti.

N.B. Le indicazioni contenute in questo articolo non si sostituiscono alla pratica medica alla quale è rimandata la salute e la cura della persona.

Daniela De Girolamo è un insegnate di Qi Gong, Taiji Quan, Meditazione e Medicina Cinese.

E’ Presidente dell’ A.S.D Meihua il vento sopra il lago che si occupa dell’insegnamento e della diffusione delle discipline orientali.

Scrittrice del libro “Pillole di Lunga Vita guida introduttiva al Qi Gong e al Taiji Quan” e di “I diciotto esercizi taoisti della salute, la ginnastica energetica cinese per il benessere di ossa e muscoli”.

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